Franz presenta il nuovo lavoro di TiberioRabboni.
“La via Emilia è anche questo: una strada che unisce la terra alla tavola, dove “terra” è la capacità degli uomini e delle donne di valorizzare le risorse naturali, il suolo, l’acqua, la biodiversità animale e vegetale e “tavola” è la metafora del buon mangiare, dei cibi con l’anima, sorprendenti, unici e coinvolgenti. Nelle tavole della via Emilia il gourmet più esigente, come il semplice commensale, possono regalarsi una gamma infinita di piacevolezze: dalle più elaborate preparazioni gastronomiche, eredità delle antiche Corti rinascimentali, ai piatti dell’orgoglio nazionale post unitario, descritti dal forlimpopolese Pellegrino Artusi nel suo ” La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, alle più semplici, ma non per questo meno gustose, ricette della tradizione montanara e popolare. Ogni territorio, ogni città, ogni comunità da Rimini a Piacenza, anche la più piccola e lontana, ha le sue peculiarità, la sua simbiosi tra terra e tavola. E tuttavia, a ben vedere, tutte queste peculiarità hanno in comune i tratti indelebili di oltre duemila anni di contaminazioni lungo la antica strada voluta da Marco Emilio Lepido”.